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Il Duomo di Napoli, San Gennaro tra storia e tradizione

Aggiornamento: 27 set 2021

A duecento metri da Forcella sorge una delle chiese più importanti della città, ovvero il Duomo di San Gennaro, sede dell'arcidiocesi della città di Napoli. In realtà il nome originario è cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, costruita attorno al 1300, fortemente voluta da Carlo II D'Angiò, allora re di Napoli. Tuttavia durante gli anni si sono susseguiti diversi interventi come quelli del 1349 dove il campanile e la facciata caddero, per essere poi ricostruiti nel XV secolo in stile gotico. Ancora tra il '600 e il '700 furono necessari degli interventi strutturali a causa dei terremoti che danneggiarono la struttura, e videro gli interventi barocchi nelle cappelle, arricchite da decorazioni marmoree e in stucco. Ma fu soprattutto tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento che la struttura assume le sembianze neogotiche che tutt'oggi apprezziamo.










Il Duomo di Napoli oggi, dopo gli interventi di restauro avvenuti negli anni.


Proprio qui il 19 settembre di ogni anno, si attende che avvenga il cosiddetto "miracolo di San Gennaro", il cui fenomeno, ovvero "lo scioglimento del sangue ", rappresenta per il popolo napoletano una credenza foriera (nel caso in cui avvenga) di buona sorte. Inoltre all'esterno del Duomo, è situato anche il museo del Tesoro di San Gennaro, che ospita numerosissime opere d'arte, gioielli, argenti donati nel corso dei secoli come segni di devozione al santo patrono della città.

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